Tagli sicuri: ecco i formati ideali per lo svezzamento

Tagli sicuri: ecco i formati ideali per lo svezzamento

Genitorialità

Negli scorsi articoli abbiamo parlato a lungo dell’importanza della condivisione del pasto per renderlo un momento sereno e piacevole. Oggi affrontiamo il discorso dei tagli sicuri e della prevenzione del rischio di soffocamento.

Parlando di alimentazione complementare a richiesta abbiamo sottolineato quanto sia importante rendere i bambini parte attiva di questo percorso di scoperta. Offrire al bambino i cibi che la famiglia porta in tavola permette di condividere il pasto e aiuta ad abituarlo a sapori e consistenze diverse fin da piccino. Questo ovviamente richiede sia che venga seguito uno stile alimentare equilibrato e sano da parte della famiglia, con una grande varietà di alimenti, sia che il tipo di alimenti sia consono alle capacità di gestione del bambino.


svezzamento tagli sicuri

I bambini non sono piccoli adulti, perciò anche nella condivisione dello stesso pasto sarà importante rendere adeguato il cibo alle loro capacità, in termini di formato e consistenza, per favorire la masticazione e prevenire il rischio di soffocamento. Se l'introduzione degli alimenti solidi viene fatta quando il bambino è pronto possiamo anche provare ad offrirgli pezzetti di cibo, non per forza solo pappe. È importante ovviamente proporre al bambino cibi che non gli facciano correre particolari rischi, che lui possa afferrare con le sue manine e gestire in sicurezza attraverso la masticazione con gengive e/o denti. Allo stesso modo come andrà bene anche aiutarlo con un cucchiaino se il pasto lo richiede e lui accetta. Un’alimentazione complementare basata sulla condivisione del cibo della famiglia adeguatamente reso masticabile, per un bambino desideroso di farlo, non comporta un rischio aumentato di soffocamento anzi, rispettando le reali competenze di quel bambino, lo diminuisce perché imparerà fin da subito a gestirlo e masticarlo.


Una cosa molto importante è assicurarsi che il bambino mentre mangia sia concentrato su quello che fa: evitate di imboccarlo “a tradimento” o di forzarlo magari mentre è ipnotizzato da un device, ma prediligete invece la consapevolezza e rendete i pasti un momento di piacere e scoperta di sapori e consistenze nuove. Il mio consiglio è sempre quello di osservare il proprio bambino: capita che nonostante il genitore decida di optare per una strada, sia il bimbo stesso a fargli capire che preferisce altre modalità o consistenze. Non abbiate paura di dargli fiducia! Assecondare le loro esigenze renderà tutto più semplice e i pasti diventeranno un bellissimo momento di condivisione! E ricordate comunque di variare le proposte per evitare che si fossilizzi solo su determinati cibi e formati.


Il Ministero della Salute ha stilato delle “Linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento” che danno consigli pratici su come somministrare determinati alimenti ai bambini da 0-5 anni. Ricordate sempre che non esistono dei veri e propri “tagli sicuri” al 100%, ovvero non possiamo avere la certezza che il cibo vada di traverso anche solo per un momento di distrazione: è sempre importante seguire il bambino nel momento del pasto ed assicurarsi che mangi con calma e correttamente. A questo proposito, invito a seguire sempre un corso di disostruzione pediatrica (disponibili gratuitamente anche presso la Croce Rossa e della durata di qualche ora) perché, a prescindere dal tipo di svezzamento intrapreso, è sempre utile sapere come intervenire qualora un cibo o un oggetto andassero di traverso. Questo sarà utile a ogni età!

Riassumiamo quindi in breve le regole essenziali per diminuire il rischio di soffocamento e rendere il pasto un’esperienza piacevole:

  1. Il bambino deve mangiare a tavola, seduto correttamente e con la schiena dritta.
  2. Il momento del pasto deve essere esclusivo: non deve mangiare mentre gioca o è distratto da TV o altri device, mentre corre o è in auto.
  3. A casa, così come al ristorante, durante i pasti bisogna creare un ambiente rilassato e tranquillo e non dare alimenti al bambino “a tradimento” mentre sta piangendo o ridendo.
  4. Il bambino non va lasciato da solo durante i pasti, va incoraggiato a mangiare lentamente, a fare bocconi piccoli e a masticare bene prima di deglutire.

Articolo scritto in collaborazione con Elena Aprile - visita il suo sito web per maggiori informazioni Dietista Elena Aprile

elena aprile dietista

Mi chiamo Elena, sono una dietista che ha scoperto la passione per la cucina con cui amo trasmettere il concetto importante che gusto e salute possono far parte della stessa tavola. Sono mamma di Emma e Cesare che mi hanno fatto riscoprire la meraviglia di rallentare e il desiderio di ambire alla migliore versione di me stessa. Grazie a loro ho capito che voglio essere la mano che accoglie e accompagna le donne e le mamme a volersi bene, a nutrirsi loro per prime per poi nutrire al meglio a loro volta, dallo svezzamento alla crescita. Mi piace regalare sorrisi e mangiare cioccolato. Per me il cibo è anche profumo di ricordi. Sono molto legata alla tradizione e alle mie radici, ma amo che l’innovazione ci porti verso un nuovo benessere. “Il mio mulino” è la mia casa attuale, ma porta con sé la storia dei miei nonni, la loro cura e dedizione. Seguimi su

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