14 falsi miti sul babywearing: sfatiamo insieme paure e pregiudizi!

14 falsi miti sul babywearing: sfatiamo insieme paure e pregiudizi!

Babywearing
Esistono molti pregiudizi sul babywearing dettati principalmente da una scarsa conoscenza del mondo del portare e da vecchi retaggi culturali che prediligono una genitorialità a basso contatto. In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza e sfatare insieme questi falsi miti ancora molto diffusi.

1) "Se lo abitui a stare sempre a contatto, poi prende il vizio"

Quante volte ve lo siete sentite dire, mentre portavate il vostro piccolo cuore a cuore? Questa frase, oltre ad essere fuori luogo, non ha dei fondamenti di verità. Molto spesso il bisogno di attaccamento dei bambini (anche dei minuscoli!) viene giudicato per dei pregiudizi culturali. Il bisogno di sentirsi protetti, invece, è una funzione biologica innata dentro ognuno di noi, proprio come il bisogno di respirare o mangiare. Allo stesso tempo, come genitori, sentiamo l'istinto primario di tenere vicini i nostri figli, per farli sentire sicuri e amati. Soddisfare il bisogno primario di contatto e calore del tuo bambino, significa rinforzarne la sicurezza in se stesso e costruire le basi per la sua indipendenza e autostima che lo faranno crescere nell'adulto che diventerà domani. Studi hanno dimostrato che per il bambino il contatto è di beneficio anche a lungo termine poiché ha un impatto sulla salute e sullo sviluppo cognitivo. ll tatto è uno dei primi sensi ad essere coinvolti nella comunicazione tra adulto e bambino che, in questo modo, apprende le prime connessioni sociali ed emotive.

2) “In questo modo non diventerà mai indipendente, sarà un mammone!”

Il concetto di attaccamento sicuro è stato elaborato da John Bowlby il quale verificò come la madre e il tipo di relazione che instaura (una relazione sicura, costante e presente), forniscano al bebè una base sicura, che fornisce la sicurezza di esplorare e giocare, con la consapevolezza di poter tornare alla propria base senza temere l’abbandono. Ecco quindi che il babywearing diventa uno strumento fondamentale per promuovere il contatto e fornire al bambino un modello di attaccamento sicuro che lo renderà indipendente.


3) “Imparerà tardi a camminare”

Gli studi e le culture che portano da secoli dimostrano che il portare promuove lo sviluppo psicomotorio e cognitivo: il bambino portato sviluppa precocemente il senso propriocettivo. Il suo essere portato (con supporti adeguati ed ergonomici) non è un atto di passività ma di attività. La posizione verticale e la capacità di aggrapparsi grazie al riflesso di primordiale di grasping, lo rende competente al sostegno della nuca e del tronco.

portare in fascia papà

4) “Portare spesso il tuo bambino ti farà venire il mal di schiena”

I bambini amano stare tra le braccia di mamma e papà, e come abbiamo visto, il contatto è per loro un vero e proprio bisogno. Porta bebè o meno, il bambino cercherebbe comunque l’abbraccio genitoriale. Usare la fascia o il marsupio adatto, permette di supportare in modo corretto e confortevole il peso del proprio bambino, mantenendo una postura corretta e salvaguardando la schiena di mamma e papà. Quindi, altro che mal di schiena: i porta bebé ergonomici ci aiutano a non soffrirne! Vuoi mettere tenere in braccio un bambino per diverso tempo, rispetto a poterlo fare con un supporto che scarichi correttamente e in modo uniforme il suo peso su schiena, spalle e bacino?


5) “Il bambino portato in fascia è scomodo”

La fascia e il marsupio, a condizione che siano ergonomici, rispettano la posizione fisiologica dei bambini durante le varie tappe di crescita. I bambini in fascia o marsupio, infatti, assumono la posizione ergonomica ad “M”, con le ginocchia più in alto del sederino, e la loro schiena assume la naturale curvatura fisiologica a “C”.


6) "Ma respira lì dentro? Guarda che lo soffochi!"

Questa è decisamente una delle frasi più fastidiose che ci si può sentir dire mentre si porta in fascia o marsupio il proprio bambino...e ovviamente anche la più ricorrente. Ovviamente non potrebbe essere più distante dalla realtà: tenere il tuo piccolo stretto al cuore, ti consente di verificare in ogni istante lo stato di salute del tuo bambino e... sì, possiamo star certi che respiri. Inoltre, utilizzando un supporto ergonomico, si rispettano anche gli standard di sicurezza di utilizzo dei porta bebé, ovvero: posizione verticale che garantisce che il bimbo sia ben sostenuto e abbia sempre le vie aeree libere.


7) “Almeno giralo in avanti! Così potrà guardarsi attorno e vedere qualcosa…”

Eh già, la posizione fronte mondo è ancora tanto in voga, ma non tutti sanno che non è ergonomica. La schiena del bimbo assume una postura forzata e le gambe non sono adeguatamente sostenute; il peso non viene scaricato in maniera omogenea ma grava sulla sua zona inguinale. Per aprire la visuale del bambino e sufficiente passare alla posizione sul fianco o sulla schiena, dove la sua posizione fisiologica risulta rispettata e viene sostenuta. Inoltre questa posizione non è ergonomica nemmeno per chi porta: portando fronte strada, il peso del bambino è sbilanciato verso l’esterno gravando in questo modo sulla schiena del portatore. Inoltre, nella posizione girato in avanti, il bambino (soprattutto i primi mesi) risulta sovraesposto agli stimoli esterni, senza il corpo del genitore a fare da filtro.

marsupio babywearing

8) "Ma non è troppo grande per stare lì dentro?"

E il “bello” è che ve lo sentirete chiedere anche per bambini di pochi mesi! Il tempo che un bimbo passa dentro un porta bebé varia anche in base alla sua età. Un neonato necessita di contatto e sicuramente ci passerà più tempo rispetto a un bimbo di 3 anni. Ma ci sono occasioni in cui anche un bambino più grande ha bisogno di un abbraccio extra o di una pausa dalla camminata. Basti pensare all'immagine classica del papà che durante una passeggiata serale estiva porta il proprio bimbo "grande" addormentato in braccio... non sarebbero entrambi più comodi con un portabebè? Spesso sembra che il mondo abbia fretta di veder crescere i nostri bambini, e necessiti di vederli già grandi quando ancora sono completamente dipendenti da mamma e papà.




9) "La fascia è un portabebé solo per mamme"

I portabebé sono un valido aiuto per chiunque si occupi dei più piccoli, a prescindere dal sesso! Il Babywearing non è solo per mamme! Anzi, per i papà può essere una splendida occasione di contatto e relazione con i propri bimbi. Che sia il papà, la mamma, la zia o il nonno, il contatto è sempre una risorsa di conforto e aiuto per i vostri bambini. La fascia può inoltre aiutare nel processo di Bonding, ossia nella creazione di un legame che durerà per tutta la vita tra genitori e figli, fatto di fiducia e intimità. Portare in fascia sin da neonato aiuta ad instaurare questo legame più facilmente sia con mamma che con papà.


10) "Il babywearing è una moda ed è molto costoso"

Per molti il portare è solo una moda e sono ancora tante le persone che, frenate da diversi dubbi, non si avvicinano al babywearing. In realtà, sono molte le culture che da secoli portano i loro bambini e promuovono il contatto. Spesso si pensa inoltre, erroneamente, che portare in fascia o in marsupio sia costoso. In realtà dobbiamo smentire questa credenza: se per l’acquisto del famoso “trio” si spendono diverse centinaia di euro, con un marsupio ergonomico ed evolutivo come il nostro Regolo – utilizzabile per almeno i primi 4 anni di vita del piccolo – se ne spendono meno di 150€.


11) “Utilizzare la fascia è molto difficile e poco pratico”

Le legature possibili con una fascia sono moltissime e variano da quelle più semplici e immediate, a quelle più complesse. Basterà fare un po’ di pratica e seguire i molti videotutorial presenti online per imparare velocemente le legature più adatte a chi porta e al suo bambino. Inoltre, se si volesse una fascia facilissima da usare, consigliamo di usare una fascia ad anelli che si può indossare in pochissimi step.


fascia babywearing

12) "Non si può portare durante la gravidanza"

Quando si è in attesa di un fratellino o di una sorellina, accade spesso il bimbo più grande sia ancora piccolo e abbia bisogno di essere contenuto, coccolato e tenuto a stretto contatto. In particolare, non è infrequente che i futuri fratello o sorella maggiore manifestino un maggiore bisogno di contatto della mamma, proprio come risposta inconscia alla sua gravidanza. Il babywearing può essere una valida risposta a questo bisogno dei nostri piccoli, conciliato con l’esigenza di autonomia di noi mamme. Il babywearing durante una gravidanza fisiologica non ha particolari contro-indicazioni, ma è importante non sovraccaricarsi e ascoltare sempre il proprio corpo con attenzione.


Per approfondire, leggi l’articolo sul nostro blog.


13) "Non si può portare dopo un parto cesareo"

Nelle prime settimane dopo un parto cesareo è davvero importante ascoltarsi profondamente e concedersi del riposo. Portare nei supporti ergonomici è concesso, come è ovviamente concesso prendere in braccio il proprio bambino, l'importante è che non si stia in piedi troppo a lungo in modo che la cicatrice non venga sovraccaricata. Attenzione a dove viene posizionata la stoffa della fascia: scegli una legatura in cui il bimbo è posizionato al centro del tuo petto e ben in alto, con il suo sederino sopra il tuo ombelico. In questo modo il peso non graverà nella zona del taglio. Portare il bambino in alto, stretto e centrato permette la distribuzione omogenea del peso lungo il tronco ed evita che lo sforzo si scarichi sui muscoli e sul pavimento pelvico, creando una pressione addominale eccessiva.


Per approfondire, leggi l’articolo sul nostro blog.


14) "La fascia è solo un pezzo di stoffa, posso farmela a casa!"

Le nostre fasce porta bebè sono confezionate solo con tessuti speciali, di alta qualità, pensati proprio per avvolgere e coccolare voi e i vostri bambini. Ogni stoffa utilizzata è stata studiata e creata appositamente per diventare un porta bebè, ricercando le migliori performance a livello di resistenza, morbidezza, durabilità e sicurezza, perché abbiamo ben chiaro l’obiettivo per cui la stiamo creando. L’esperienza che ci ha permesso di tuffarci in questa avventura è la pluriennale esperienza dell’azienda tessile di famiglia, che da 3 generazioni produce tessuti con impegno e dedizione. Una tessitura fatta di persone vere che si mettono in gioco, si tengono aggiornate sulle novità del mondo tessile, senza mai abbandonare la tradizionale qualità che ha permesso loro di crescere nel corso degli anni. L’essere genitori ci ha permesso di poter comprendere a fondo ciò che è necessario per ottenere il meglio dei nostri prodotti, testandoli per primi insieme ai nostri figli.


Per questo ogni volta che decidete di acquistare un porta bebè BabyMonkey avete la certezza di aver fatto la scelta più sicura, fidandovi di chi prima di iniziare a produrre ha vissuto le vostre stesse esigenze e bisogni comprendendoli a fondo.

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